Il ricalco futuro è una tecnica utilizzata in PNL per verificare l’efficacia del lavoro psicologico svolto. Viene chiesto alla persona, in seguito a un intervento psicologico, di immaginare di trovarsi in futuro in un contesto in cui in passato avrebbe risposto nella maniera a lei indesiderata. Il terapeuta osserva attentamente le reazioni verbali, paraverbali e non verbali del paziente. Se il paziente si comporta in maniera diversa rispetto all’inizio della terapia, allora il terapeuta può concludere che l’intervento psicologico ha prodotto un cambiamento.
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Ipotizziamo che Mauro abbia la fobia del sangue. Mauro suda e sente come se la gola gli si chiudesse al solo pensiero di vedere il sangue. Il terapeuta applica una tecnica per risolvere la fobia di Mauro; poi, per verificare il lavoro svolto, fa il ricalco futuro. Chiede a Mauro di immaginarsi o di pescare dal suo passato un evento in cui si era attivata la sua risposta fobica. Il terapeuta osserva se questa volta Mauro ha una reazione diversa di fronte a questo scenario. Se Mauro continua a provare lo stesso malessere incontrollato di prima allora il lavoro terapeutico non è stato efficace. Se Mauro non ha più la reazione indesiderata di prima, allora il lavoro è stato efficace.
Quando alla persona viene chiesto di immaginare lo scenario problematico, è fondamentale che lei lo faccia in modo associato. Cioè, la persona si immagine di vedere, attraverso i suoi occhi, quello che vedrebbe. Essere associati è l’opposto della dissociazione, dove alla persona viene chiesto di vedere se stessa come se guardasse un film.
Il ricalco futuro va sempre fatto creando mentalmente lo scenario. Tuttavia, potremmo controllare l’efficacia di un comportamento mettendo la persona di fronte allo stimolo problematico. Se una persona ha paura dei ponti, in seguito al lavoro terapeutico, potremmo portarla a fare una passeggiata sopra un ponte per verificare l’efficacia del comportamento. Fare ciò potrebbe essere utile; tuttavia, per limiti di tempo e spazio, è spesso impossibile mettere la persona nel contesto reale. Il ricalco futuro supera questo problema poiché lo scenario futuro viene raffigurato mentalmente
Laura continua a mangiare in modo incontrollato. Oltre all’aumento continuo di peso, che ha iniziato a creare problemi di salute, Laura si vergogna e prova disgusto nei suoi confronti per non riuscire a controllarsi. Durante la prima seduta, il terapeuta insegna a Laura una serie di tecniche per aumentare l’autocontrollo. Per verificare il lavoro svolto, chiede a Laura di immaginare di trovarsi in un contesto in cui in passato avrebbe avuto il controllo. Laura lo fa e il terapeuta nota che, rispetto a prima, le sue reazioni non verbali sono cambiate. Per confermare il cambiamento comportamentale, il terapeuta chiede a Laura di crearsi altri tre scenari in cui in passato avrebbe perso il controllo.
Francesco si sente giudicato dai suoi colleghi di lavoro. Ritiene che gli altri siano contro di lui e che vogliono spingerlo a licenziarsi. Di conseguenza, Francesco si pone nei loro confronti con diffidenza e distacco. Il terapeuta svolge un lavoro in cui cerca di capire se le preoccupazioni e le reazioni di Francesco sono fondate. A fine seduta, il terapeuta chiede a Francesco di immaginarsi di interagire con i suoi colleghi. Nota dalle parole e dal comportamento di Francesco che ha lo stesso modo di fare dall’inizio della terapia.
Indagando, il terapeuta scopre che Francesco è d’accordo a livello logico che le sue preoccupazioni non sono fondate, ma continua a provare dentro di sé che gli altri stiano complottando contro di lui. È una cosa che sente, ma non sa spiegarla.
Dotttore in scienze e tecniche psicologiche. Principalmente interessato alle tecniche di PNL, CBT, CNV e ipnosi. Attualmente in formazione per ottenere l'abilitazione di psicologo. Autore e fondatore di psicologiapragmatica.
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