24 ore in un giorno. 168 ore in una settimana. Eppure, ogni giorno, corriamo dalle 8:00 alle 22:00 e ci ritroviamo con la sensazione di non aver combinato nulla. Dove va a finire tutto questo tempo?
I filosofi ci hanno sempre detto che il tempo è prezioso e va sfruttato. Ma io non sono un filosofo. Io sono Adrian, e oggi ti guiderò in 4 passi pratici per imparare a gestire meglio il tuo tempo attraverso:
Time Awareness (consapevolezza temporale)
Baseline (osservazione e misurazione)
Pianificazione giornaliera e settimanale
Controllo e retroazione (feedback)
E se pensi: “Io non ho tempo per queste cose, devo correre”, va bene: tu corri, io intanto ti spiego come fare.
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Il primo passo per gestire il tempo è capire come lo impieghiamo realmente. Spesso ci diciamo che “non abbiamo tempo”, ma in realtà non sappiamo bene dove vada a finire.
Per iniziare, imposta quattro promemoria sul telefono in orari chiave, ad esempio:
9:00
13:00
17:00
21:00
Quando il telefono squilla, pronuncia ad alta voce (o mentalmente):
“Sono le 13:00” (o l’ora corrispondente).
Poi verbalizza ciò che hai fatto tra un promemoria e l’altro, in modo preciso e neutro. Ad esempio:
“Dalle 9:00 alle 9:40 ho fatto il tragitto casa-lavoro. Dalle 9:40 alle 10:00 mi sono preparato. Dalle 10:00 alle 13:00 ho lavorato.”
Se un’attività dura più di 60 minuti, spezza in sotto-intervalli. Ad esempio, invece di dire “Ho lavorato 4 ore”, specifica:
“1 ora di meeting, 30 minuti di pausa, 2 ore e mezza di lavoro operativo.”
Il punto cruciale è non giudicare. Non dire “ho cazzeggiato 3 ore”. Dì semplicemente:
“Dalle 8:00 alle 8:30 sono rimasto a letto, ho controllato Instagram. Dalle 8:30 alle 9:00 ho guardato YouTube.”
Questa pratica quotidiana serve ad allenare la mente, attraverso il linguaggio, a sviluppare consapevolezza temporale.
Una volta che inizi a essere consapevole del tuo tempo, è il momento di rappresentarlo visivamente.
Quando suona l’ultimo promemoria della giornata (ad esempio alle 21:00), prendi un time log — può essere un’app, un calendario digitale o un semplice foglio — e disegna i blocchi temporali della tua giornata.
Esempio:
Rettangolo 9:00–10:00 → “Tragitto”
Rettangolo 10:00–13:00 → “Lavoro”
Prosegui fino a ricostruire l’intera giornata.
Questo esercizio va fatto per almeno tre settimane, senza modificare nulla. Il suo scopo è osservare e misurare, non cambiare.
Alla fine di questo periodo, avrai davanti a te un quadro chiaro e tangibile di come utilizzi davvero le tue giornate.
Una volta acquisita consapevolezza e raccolti dati reali, si passa alla progettazione intenzionale.
Ogni sera, alle 21:00, al posto di tracciare la giornata passata, progetta quella successiva.
Se oggi è lunedì, pianifica martedì: posiziona blocchi temporali per le attività che vuoi svolgere.
Prima di tutto, rispetta il principio di realtà.
Chiediti: “È realistico, al massimo delle mie risorse, svolgere questa routine?”
Se finora studiavi 30 minuti al giorno, non ha senso pianificarne 4 ore domani. Parti con un’ora. Incrementa gradualmente.
Un ottimo metodo è basarsi sulla tua baseline: osserva quanto tempo hai dedicato mediamente alle attività importanti e aggiungi piccoli miglioramenti.
Esempio: se hai studiato 1 ora al giorno per due settimane, pianifica 1 ora e 30 minuti per domani.
Questa pianificazione realistica ti aiuta a costruire abitudini sostenibili, evitando frustrazioni da obiettivi irraggiungibili.
L’ultimo passo è quello che fa davvero la differenza: la retroazione.
Ogni sera, prima di pianificare la giornata successiva, valuta quella appena trascorsa.
Chiediti:
Cosa ho fatto bene?
Cosa non ha funzionato?
Come posso migliorare da domani?
E soprattutto: visualizza la soluzione.
Esempio: se ti eri prefissato di svegliarti alle 8:00 ma ti sei alzato alle 8:30, immagina mentalmente la scena di te che domani senti la sveglia e ti alzi subito.
Questa semplice visualizzazione prepara la tua mente ad agire diversamente. Non significa che accadrà tutto perfettamente, ma aumenta le probabilità che tu metta in atto il cambiamento.
Iniziare a controllare il proprio tempo è difficile. Non aspettarti perfezione:
Datti almeno 4 settimane per acquisire il metodo.
Se raggiungi un’accuratezza del 70–80% tra pianificato e realizzato, hai già ottenuto un ottimo risultato.
Non puntare al 100%: imprevisti e fattori esterni faranno sempre parte della tua vita. Ma con questi quattro passi, non sarai più trascinato dalla corrente: sarai tu a tenere il timone.
Il tempo è come l’acqua: scorre comunque. Ma puoi scegliere se lasciarti trascinare o costruire la tua barca e dirigerti dove vuoi.
Attraverso Time Awareness, Baseline, Pianificazione e Feedback, puoi smettere di rincorrere le giornate e iniziare a viverle in modo intenzionale.
La trasformazione non avverrà in un giorno, ma inizierà il giorno in cui decidi di osservare e guidare il tuo tempo.
Dotttore in scienze e tecniche psicologiche. Principalmente interessato alle tecniche di PNL, CBT, CNV e ipnosi. Attualmente in formazione per ottenere l'abilitazione di psicologo. Autore e fondatore di psicologiapragmatica.
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