Impara a gestire il tuo tempo o sarà lui a gestire te: Guida in 4 passi.

di Adrian Bradu
di Adrian Bradu

24 ore in un giorno. 168 ore in una settimana. Eppure, ogni giorno, corriamo dalle 8:00 alle 22:00 e ci ritroviamo con la sensazione di non aver combinato nulla. Dove va a finire tutto questo tempo?

I filosofi ci hanno sempre detto che il tempo è prezioso e va sfruttato. Ma io non sono un filosofo. Io sono Adrian, e oggi ti guiderò in 4 passi pratici per imparare a gestire meglio il tuo tempo attraverso:

 

  1. Time Awareness (consapevolezza temporale)

  2. Baseline (osservazione e misurazione)

  3. Pianificazione giornaliera e settimanale

  4. Controllo e retroazione (feedback)

 

E se pensi: “Io non ho tempo per queste cose, devo correre”, va bene: tu corri, io intanto ti spiego come fare.

Indice

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1. Time Awareness 

Il primo passo per gestire il tempo è capire come lo impieghiamo realmente. Spesso ci diciamo che “non abbiamo tempo”, ma in realtà non sappiamo bene dove vada a finire.

Per iniziare, imposta quattro promemoria sul telefono in orari chiave, ad esempio:

  • 9:00

  • 13:00

  • 17:00

  • 21:00

Quando il telefono squilla, pronuncia ad alta voce (o mentalmente):

“Sono le 13:00” (o l’ora corrispondente).

Poi verbalizza ciò che hai fatto tra un promemoria e l’altro, in modo preciso e neutro. Ad esempio:

“Dalle 9:00 alle 9:40 ho fatto il tragitto casa-lavoro. Dalle 9:40 alle 10:00 mi sono preparato. Dalle 10:00 alle 13:00 ho lavorato.”

Se un’attività dura più di 60 minuti, spezza in sotto-intervalli. Ad esempio, invece di dire “Ho lavorato 4 ore”, specifica:

“1 ora di meeting, 30 minuti di pausa, 2 ore e mezza di lavoro operativo.”

Il punto cruciale è non giudicare. Non dire “ho cazzeggiato 3 ore”. Dì semplicemente:

“Dalle 8:00 alle 8:30 sono rimasto a letto, ho controllato Instagram. Dalle 8:30 alle 9:00 ho guardato YouTube.”

Questa pratica quotidiana serve ad allenare la mente, attraverso il linguaggio, a sviluppare consapevolezza temporale.

 

2. Baseline – Osservare senza modificare

Una volta che inizi a essere consapevole del tuo tempo, è il momento di rappresentarlo visivamente.

Quando suona l’ultimo promemoria della giornata (ad esempio alle 21:00), prendi un time log — può essere un’app, un calendario digitale o un semplice foglio — e disegna i blocchi temporali della tua giornata.

Esempio:

  • Rettangolo 9:00–10:00 → “Tragitto”

  • Rettangolo 10:00–13:00 → “Lavoro”

Prosegui fino a ricostruire l’intera giornata.
Questo esercizio va fatto per almeno tre settimane, senza modificare nulla. Il suo scopo è osservare e misurare, non cambiare.

Alla fine di questo periodo, avrai davanti a te un quadro chiaro e tangibile di come utilizzi davvero le tue giornate.

 

3. Pianificazione giornaliera e settimanale – Costruire intenzionalmente

Una volta acquisita consapevolezza e raccolti dati reali, si passa alla progettazione intenzionale.

Ogni sera, alle 21:00, al posto di tracciare la giornata passata, progetta quella successiva.
Se oggi è lunedì, pianifica martedì: posiziona blocchi temporali per le attività che vuoi svolgere.

Prima di tutto, rispetta il principio di realtà.
Chiediti: “È realistico, al massimo delle mie risorse, svolgere questa routine?”

Se finora studiavi 30 minuti al giorno, non ha senso pianificarne 4 ore domani. Parti con un’ora. Incrementa gradualmente.

Un ottimo metodo è basarsi sulla tua baseline: osserva quanto tempo hai dedicato mediamente alle attività importanti e aggiungi piccoli miglioramenti.
Esempio: se hai studiato 1 ora al giorno per due settimane, pianifica 1 ora e 30 minuti per domani.

Questa pianificazione realistica ti aiuta a costruire abitudini sostenibili, evitando frustrazioni da obiettivi irraggiungibili.

 

4. Feedback e controllo – Imparare e aggiustare il tiro

L’ultimo passo è quello che fa davvero la differenza: la retroazione.

Ogni sera, prima di pianificare la giornata successiva, valuta quella appena trascorsa.
Chiediti:

  • Cosa ho fatto bene?

  • Cosa non ha funzionato?

  • Come posso migliorare da domani?

E soprattutto: visualizza la soluzione.
Esempio: se ti eri prefissato di svegliarti alle 8:00 ma ti sei alzato alle 8:30, immagina mentalmente la scena di te che domani senti la sveglia e ti alzi subito.

Questa semplice visualizzazione prepara la tua mente ad agire diversamente. Non significa che accadrà tutto perfettamente, ma aumenta le probabilità che tu metta in atto il cambiamento.

 

Aspettative realistiche: la chiave per non mollare

Iniziare a controllare il proprio tempo è difficile. Non aspettarti perfezione:

  • Datti almeno 4 settimane per acquisire il metodo.

  • Se raggiungi un’accuratezza del 70–80% tra pianificato e realizzato, hai già ottenuto un ottimo risultato.

Non puntare al 100%: imprevisti e fattori esterni faranno sempre parte della tua vita. Ma con questi quattro passi, non sarai più trascinato dalla corrente: sarai tu a tenere il timone.

 

Conclusione

Il tempo è come l’acqua: scorre comunque. Ma puoi scegliere se lasciarti trascinare o costruire la tua barca e dirigerti dove vuoi.

Attraverso Time Awareness, Baseline, Pianificazione e Feedback, puoi smettere di rincorrere le giornate e iniziare a viverle in modo intenzionale.

La trasformazione non avverrà in un giorno, ma inizierà il giorno in cui decidi di osservare e guidare il tuo tempo.

Impara a gestire il tuo tempo o sarà lui a gestire te: Guida in 4 passi.
Adrian Bradu
Adrian Bradu

Dotttore in scienze e tecniche psicologiche. Principalmente interessato alle tecniche di PNL, CBT, CNV e ipnosi. Attualmente in formazione per ottenere l'abilitazione di psicologo. Autore e fondatore di psicologiapragmatica.

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