Creare obiettivi raggiungibili con il Well Formed Outcomes

di Adrian Bradu
di Adrian Bradu
Oggi parliamo di come creare obiettivi raggiungibili e piani d’azione attuabili utilizzando la tecnica Well Formed Outcomes. Questa tecnica appartiene alla PNL ed è stata creata John Bandler e Richard Grinder.

Troverai utile questo articolo se ti trovi in uno po’ più dei seguenti casi:
Hai un obiettivo MA
– non ti è ben chiaro cosa sia, non riesci a definirlo con esattezza
non sai se vale la pena impegnarsi per raggiungerlo
-non sai da dove partire per impegnarti a raggiungerlo
-non sai come trovare le risorse per renderlo realizzabile
-non sai come tracciare i progressi per capire se stai progredendo oppure sei fermo.

Se ti trovi in almeno una di queste situazioni, attraverso questo articolo troverai una soluzione al tuo problema. La tecnica Well Formed Outcomes racchiude al suo interno altre tecniche famose come: SMART GOALS, SMARTER GOALS, WOOP GOALS, HARD GOALS, OKRS e tanto altro. La tecnica Well Formed Outcomes è composta da 8 passi.

Indice

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Indice

1.Creare obiettivi realizzabili

Un obiettivo è realizzabile quando la sua formulazione rispetta contemporaneamente 5 criteri: positivo, autoreferenziale, specifico, sensoriale, contestuale ed ecologico.

A. Positivo

L’obiettivo deve essere espresso in modo che contenga quello che tu vuoi e non quello che tu non vuoi. Inoltre, non deve contenere la particella “non”. Il nostro cervello non riesce a non pensare a qualcosa, per cui, quando viene utilizzata la particella “non”, prima la devi pensare e poi la neghi mentalmente.

B. Autoreferenziale

L’obiettivo deve esprimere qualcosa che tu puoi fare con le tue forze e che dipende solamente da te. La realizzazione del tuo obiettivo deve dipendere solo da te e non da fattori come fortuna, a caso oppure altre persone.

C. Specifico

Rendi il tuo obiettivo il più specifico possibile. Uno dei modi per farlo è spiegarlo in termini numerici oppure descrivere esattamente quello che vedrai, sentirai e proverai una volta raggiunto l’obiettivo. Chiediti: come farò a sapere che ho raggiunto l’obiettivo? Quali elementi esterni e interni indicano che ho raggiunto l’obiettivo?

D. Contestuale

Immagina e crea mentalmente il contesto all’interno del quale l’obiettivo esisterà. Che giorno è? In che paese ti trovi? In quale località ti trovi? Chi hai intorno? Se ci sono delle persone nel tuo obiettivo, chi sono queste persone? Questo obiettivo viene attivato in più contesti oppure solo in un contesto specifico? Se sì, quale?

E. Sensoriale

Dobbiamo entrare ancora più nello specifico a livello sensoriale e spiegare quello che vedrai esattamente quando avrai raggiunto il tuo obbiettivo, quello che sentirai esattamente al tuo esterno, ma anche il tipo di dialogo interno che avrai. Inoltre, le emozioni e le sensazioni che ti arriveranno dall’esterno e le emozioni, le sensazioni che tu proverai internamente una volta raggiunto l’obiettivo.

F. Ecologico

Dobbiamo verificare se ci sono delle resistenze e, per farlo, dobbiamo chiederci se ci sono elementi interni oppure esterni che sarebbero contrari al fatto che tu raggiunga il tuo obiettivo. Chiediti se questo obiettivo entra in conflitto con qualche altro tuo obiettivo, valore, credenze ed esperienze passate. Puoi chiederti se questo obiettivo entra in conflitto con il contesto socio-culturale in cui ti stai trovando.

 

Se il tuo obiettivo rispetta tutti e cinque i criteri di formazione, allora prosegui con i prossimi passi.

2. Chunking down

Spezzetta il tuo obiettivo in obiettivi più piccoli, poi continua a farlo finché non crei dei micro-obiettivi ai quali potresti dedicarti subito. Se non sai esattamente da dove partire, allora raccogli quali sono, secondo te, tutte le cose che devi fare senza un ordine. Dopodiché, cerca di metterle in ordine dalla cosa più immediata alla cosa più lontana.

3. Risorse

Prendi il tuo primo metro obiettivo e chiediti di che cosa hai bisogno per renderlo realizzabile. Potresti aver bisogno di qualche risorsa interna, come la motivazione, ovvero quella per gestire l’ansia, risolvere qualche conflitto, oppure di risorse esterne, come ad esempio l’aiuto di altre persone o del materiale. Pensa a quello che puoi fare per reperire queste risorse.

4.Traguardi

Crea dei traguardi entro i quali avrai reperito e utilizzato una determinata risorsa. Questi traguardi devono avere una data ben specifica, poiché dopo, in quella data, dovrai controllare se hai raggiunto il tuo obiettivo o meno. Inserisci i traguardi all’interno del tuo calendario e imposta anche dei promemoria. È fondamentale che nel giorno assegnato tu verifichi il lavoro svolto.

5. Controllo ecologico

Una volta che hai creato il piano, chiediti se ci possano essere degli ostacoli o elementi che possono ostacolarti dal raggiungere i tuoi traguardi. Se ci fosse qualche idea, valore, pensiero o convenzione tua che contrasta con il fatto che tu raggiunga quei traguardi, oppure se ci sono elementi esterni che potrebbero ostacolarti, come ad esempio persone. Tutti questi potrebbero essere dei problemi con i quali dovrai fare i conti necessariamente prima o poi, per cui è meglio che tu ti faccia già un piano su come trattarli. Questo significa che stai anticipando già i problemi e stai creando un piano per superarli. Ogni resistenza che trovi, trasformarla in un micro obiettivo da raggiungere; dopo di che, trova di quali risorse avrai bisogno per superarla e infine rendila un traguardo.

6.Scrivi il tutto

È consigliabile scrivere quali sono i tuoi obiettivi e quello che fai per raggiungerli, anche se non è strettamente necessario farlo. Scrivere potrebbe aiutarti a organizzare meglio le idee, ma anche a tenere traccia di tutte le cose che devi fare, fai o dovrai fare.

7.Azione

Questa fase è la fase dell’azione in cui tu metti in atto l’insieme dei comportamenti per raggiungere i tuoi micro obiettivi oppure i micro traguardi.

8. Test

Nelle date in cui hai segnato nella fase dei traguardi che avresti controllato, controlla se hai raggiunto o meno gli obiettivi e in quale misura. In base a questo, valuta se cambiare la strategia, acquisire altre risorse oppure continuare utilizzando lo stesso metodo. Questa è la fase del monitoraggio e della ripianificazione. Se non hai raggiunto un determinato obiettivo oppure non lo hai raggiunto nella misura indicata, allora pensa a quali altre risorse avresti avuto bisogno per raggiungerlo, trova quelle risorse e cambia il tuo programma di conseguenza.
Creare obiettivi raggiungibili con il Well Formed Outcomes
Adrian Bradu
Adrian Bradu

Dotttore in scienze e tecniche psicologiche. Principalmente interessato alle tecniche di PNL, CBT, CNV e ipnosi. Attualmente in formazione per ottenere l'abilitazione di psicologo. Autore e fondatore di psicologiapragmatica.

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