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Creare un obiettivo positivo significa che devi specificare quello che vuoi. Se il tuo obiettivo è quello di non volere ‘’x’’ allora lo devi trasformare in volere ,,alternativa ad x,,. La nostra mente non è in grado di negare un’esperienza. Cerca di non pensare a un elefante anoressico e di NON pensare alla sensazione che ti dà il tuo cibo preferito quando hai tantissima fame. Come puoi vedere, che tu lo voglia o no, la tua mente si crea, in entrambi i casi, questi scenari. Questo è il motivo per cui deve impostare i tuoi obiettivi in forma positiva, per dare alla tua mente la possibilità di iniziare a immaginare lo scenario desiderato.
Inoltre deve fare in modo che ciò che affermi sia autoreferenziale. Ciò significa che la cosa che ti poni come obiettivo deve dipendere da te, deve essere una cosa che fai tu.
Considera l’impatto più grande che il tuo obiettivo avrà su di te sugli altri. Cerca di capire se non ci sono fattori esterni che possano ostacolarti: altre persone, regole, leggi oppure fattori interni: credenze, valori, altri obiettivi che sono in conflitto con l’obiettivo che ti stai dando. Ad esempio se ti ponessi come obiettivo quello di allenarti sei volte a settimana questo significa che dovrai sottrarre del tempo a qualche altra attività? I bisogni che quell’altra attività soddisfacevano come verranno soddisfatti adesso?
Individuate le criticità e aggiusta il tuo obiettivo di conseguenza.
Durante la fase 3 (Individuare un sistema di feedback/test) hai stabilito dei giorni in cui controllerai i tuoi progressi. Nel giorno indicato controlla se quello che hai fatto ti ha portato a raggiungere i risultati pianificati. In caso contrario indaga sulle cause e riaggiusta il tuo piano.
Il riaggiustamento potrebbe essere svolto in ciascuna delle 3 fasi. Potresti renderti conto che lo sforzo necessario è troppo grande e allora andresti a creare un obiettivo finale ridimensionato oppure potresti capire che non vuoi proprio quello che vuoi oppure anche che vuoi ancora di più di quello che si sei prefissato. In base a ciò svolgi i cambiamenti necessari.
Ricordati che il piano che hai stabilito non è immutabile ma flessibile.
Quello che è importante è che il riaggiustamento avvenga dopo che hai agito perché se continui a modificare il tuo piano senza agire finirai dentro un ciclo dove pianifichi all’infinito senza , effettivamente, fare nulla.
Dotttore in scienze e tecniche psicologiche. Principalmente interessato alle tecniche di PNL, CBT, CNV e ipnosi. Attualmente in formazione per ottenere l'abilitazione di psicologo. Autore e fondatore di psicologiapragmatica.
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