Leggendo questo articolo imparerai un metodo di studio universitario completo ed efficace che utilizza delle ,,scorciatoie,, per diminure il carico di lavoro, cosa ideale per chi, oltre allo studio, deve anche lavorare.
Il metodo è formato due macro-categorie:
1. La pianificazione– impararerai come creare un piano di studio annuale, mensile, settimanale e giornaliero. Questo step è fondamentale per farsi un ideo di tutto il carico di lavoro, delle consegne e delle tempistiche. Inoltre capirai cosa puoi evitare di studiare per risparmiare tempo.
2. L’esecuzione- imparerai come gestire il tuo tempo e il tuo spazio. Come prendere appunti, ripassare e memorizzare. Ti presenterò due modalità: una veloce e una COMPLETA. In base alle tue esigenze potrai scegliere la modalità piu’ idonea per te.
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Per questo processo organizzativo ti consigli di utilizzare le mappe mentali. Puoi farlo sulla carta oppure usando un software gratuito. Pr saperne di più vedi l'articolo sulle mappe mentali.
Scrivi al centro della tua mappa: Corsi + (anno accademico). Scrivi su ogni ramo tutti gli esami che devi sostenere. Troverai gli esami che devi sostenere consultando il tuo libretto universitario oppure la presentazioni del corso di studi.
Sempre cercando sul sito universitario troverai quali sono le sessioni d’esame, quando iniziano e quando finiscono. Le università classiche hanno, solitamente, quattro sessioni d’esame mentre le telematiche hanno di piu’. Ad esempio l’università temelatica Uninettuno ha 7 sessioni d’esame.
Come al punto due troverai le informazioni sul sito dell’università. La mia università permette di iscriversi agli esami 15 giorni prima dalla data d’inizio degli esami. Per trovare queste informazioni potresti scrivere su google: ,, nome università,, sessioni di esame,, .
Per ogni corso trova: il docente, i requisiti per l’ammissione all’esame, l’argomento trattato, appunti del corso, libri da studiare, tempistiche per la consegna degli esercizi.
a. Criterio di crediti: metto insieme un esame da 12 o + crediti con un esame da 8 o meno crediti.
b. Criterio di affinità: metto insieme esami che trattano argomenti molto simili.
In questa fase creerai una linea temporale dove collocherai tutto ciò che devi fare per sostenere l’esame.
Punti da collocare sulla linea:
1. Giorno in cui inizierai a studiare.
2. Giorno in cui darai l’esame.
3. Giorno entro il quale devi consegnare gli esercizi obbligatori.
4. Giorno quando inizierai a preparare le consegne obbligatorie.
5. Giorno in cui consegnerai gli esercizi obbligatori.
Consiglio: colloca la data della fine dello studio almeno 3 giorni prima dalla data d’esame, ciò ti permetterebbe di avere qualche giorno per ripassare. Questo non è obbligatorio ma è utile.
Creati nel tuo calendario personale degli avvisi che ti ricordino: la data della consegna degli esercizi, la data di apertura delle iscrizioni all’esame, la data dell’esame. Va bene utilizzare qualsiasi calendario online o cartaceo. Personalmente utilizzo il calendario di TickTick per utilizzo anche per tracciare i pomodoro durante lo studio ma va bene anche Google Calendar o qualsiasi calendario.
Sotto vedrai un esempio dove io aggiungo nel mese di Agosto le tappe che ho determinato nella fase della creazione della Sequenzialità Temporale.
Svolgi il lavoro di pianificazione per tutti i corsi che intendi sostenere nella sessione più immediata. Dovresti avere una o più linee temporali.
Abbiamo un piano annuale e un piano della sessione. La domanda alla quale rispondere in questo capitolo è: qual è l’unita di lavoro che devo svolgere giornalmente per arrivare preparato all’esame?
Leggi l’informativa per l’ammissione all’esame, in essa vengono indicati i requisiti per sostenere l’esame come: libri da leggere, articoli, capitoli dei libri, ecc. Chiediti, se io dovessi studiare proprio tutto, TUTTO cosa dovrei studiare?
Se intendi prendere 30 e lode ti consiglio di studiare tutto, ogni singola pagina e parola tuttavia se sei come me è punti solo a passare gli esami con un voto compreso tra il 22-27 allora questa fase è fondamentale. Io durante i 3 anni della triennale e 2 della magistrale non ho comprato e letto un solo libro, non ho frequentato i corsi in persona e per metà dei corsi ho usato appunti di altri studenti per studiare e mi sono laureato con 98/110 nella triennale e adesso che sto sostenendo la magistrale la mia media è di 25/30. Perché ti dico questo? Perché adesso ti insegnerò dei metodi per semplificarti di molto la vita e svolgere con molta più facilità gli esami universitari a discapito di qualche punto in meno nel tuo risultato finale.
Usa docity e studocu per trovare appunti di altri studenti riguardanti il corso. Spesso troverai pdf da 30-80 pagine che vanno a riassumere un corso intero. Personalmente ho sostenuto 9 esami universitari in questo modo e i miei voti sono variati da 21 fino a 28. Trovare gli appunti già pronti è un risparmio di lavoro ENORME.
SI MA COSI STAI COPIANDO INOLTRE IO PER CAPIRE HO BISOGNA DEI MIEI APPUNTI BLA BLA BLA
Se vuoi lavorare 50 ore in più allora fatti i tuoi appunti ma se ti interessa risparmiare tempo allora usa gli appunti di qualcuno che gli fa fatti per te. Ti ricordo che i LIBRI che stai studiano sono gli Appunti di una o più persone ma di sicuro non vai alla fonte di ogni informazione per vedere il materiale originario del libro. Se cosi lo facessi impazziresti e ci metteresti anni per leggere un libro.
Inoltre i tuoi appunti potrebbe essere scadenti, non è detto che sono siccome sono tuoi allora sono fatti meglio. Di solito chi posta su studocu e docity ha una capacità riassuntiva molto buone e sa cogliere l’essenza del corso/libri/lezioni per cui ti consiglio di provare almeno a trovare i riassunti per ogni corso.
Devi procurarti preferibilmente 2 o 3 versione degli stessi appunti, leggi le prima 5 pagine di ciascun riassunto e trovare quello che ritieni più chiaro ed esaustivo. Una volta trovato questo sarà il tuo materiale di studio. Mi è capitato di trovare appunti da 10 pagine e da 90 pagine per lo stesso corso e ho spesso optato per quelli con più pagine poiché erano discorsivi e molto piu’ esaustivi. Gli appunti estremamente sintetici vanno bene solo per chi gli ha creati come raccolta di punti chiave per fare un ripasso veloce ma non sono adatti per svolgere uno studio completo su di essi.
Per gli studenti di università telematiche: la mia università ha un gruppo facebook per ogni corso di studio dove ci sono vari allegati con gli appunti di vari studenti, esempi di esercizi ma anche domande di esami delle sessioni precedenti.
Che tu abbia scelto di studiare tutto oppure solo lo stretto necessario adesso devi determinare un’unità di misura, come ad esempio la quantità di pagine totali che devi leggere e dividile per i giorni di studio. Potresti ottenere un numero come 7,8 che indica che devi studiare 7,8 pagine al giorno per rientrare nella tua programmazione.
Svolgi questi tipo di lavoro per tutti i corsi che intendi sostenere nella sessione attuale. La somma delle pagine che devi studiare giornalmente(corso1+corso2+corsoN) è il numero totale di pagine da fare per rispettare le tempistiche indicate nella tua sequenza temporale. Il numero ottenuto ti serve per comprendere indicativamente lo sforzo quotidiano richiesto.
Se hai da leggere 3,8 pagine al giorno potresti leggere in un giorno anche 50 tuttavia se il numero fosse di 20 pagine al giorno per 60 giorni non potrai procrastinare o rimandare la lettura di molto poiché ti troversi ad un certo punto a dover fare 100 pagine al giorno che è impossible fare bene.
N.B. sto parlando di STUDIO non lettura, per STUDIO si intende leggere, riassumere, comprendere, memorizzare ed essere in grado di richiamare. Leggere 8 pagine al giorno è poco lavoro ma STUDIARE 8 pagine al giorno richiede molto più impegno. Ti dico questo per evitare che tu sottovaluti la quantità di lavoro giornaliero da fare.
Nella fase pianificativa di questo metodo di studio universitario hai appurato la quantità di lavoro minima giornaliera da svolgere.
Adesso dovrai decidere quando tempo dedicare giornalmente allo studio e quanti giorni a settimana studiare. In questa fase devi analizzare i tuoi bisogni e impegni settimanali, può essere che tu debba creare un piano settimana per settimana tuttavia quello che è importante e che tu dedichi degli spazi temporali allo studio.
Esempio: potresti decidere di studiare dal lunedì al venerdì per due ore al giorno. Lunedi e martedì al mattino dalle 8 alle 10 mentre mercoledì, giovedì e venerdì dalle 17 alle 19. Sabato e domenica ti prendi libero.
Chiediti, cosa potrebbe impedirmi di studiare durante gli intervalli da me decisi?
Trova tutte le variabili e se possibile cerca di anticiparle/risolverle. Se dovrai andare a fare la spesa venerdì sera allora anticipa o posticipa e vai di mattina oppure il sabato.
Hai pianificato di studiare dalle 8 alle 10, hai risolto gli imprevisti prevedibili ma compare un fattore urgente che in nessun modo puoi posticipare e che ti fa saltare la sessione di studio.
Per gestire gli imprevisti indifferibili crea all’interno della giornata spazio per un’altra sessione di studio. Se ciò non fosse possibile potresti utilizzare il sabato e la domenica per compensare il tempo perso oppure allungare le ore di studio nei prossimi giorni.
Hai deciso che devi studiare per 2 ore al giorno. Ma COME gestisci questo tempo. Potresti fare 2 ore di fila e bella finita. Questo è molto fattibile tuttavia se tu dovessi studiare 3 o 4 ore non saresti in grado di mantenere alto il livello di concentrazione e finiresti per procrastinare la maggior parte del tempo.
Per evitare questo io ti consiglio di studiare utilizzando la Tecnica del pomodoro. Che si tratti di studiare un’ora o sei ore usala sempre. Per avere più informazione leggi questo articolo tuttavia ciò che devi sapere è che devi studiare per intervalli regolari di 30m e dopo ogni intervallo fare(OBBLIGATORIAMENTE) una pasa di 5m. Dopo 4 intervalli da 30m fai un pausa di 30m.
Vedi l’articolo per sapere come personalizzare la tecnica e rendere più adatta alle tue necessità.
Sembra scontato ma la domanda da farsi è: Dove studierò? Lo spazio in cui studi deve essere privo di distrazioni e facilitare la tua concentrazione.
Il minimo indispensabile è quello di trovare un posto dove studiare, potrebbe essere la tua stanza oppure il salotto oppure la biblioteca. Chiediti: quel è il posto in mi trovo meglio a studiare?
Parole complicate per dire che trovi più di un posto dove studiare e alterni tra di loro, durante la stessa giornata, poiché ciò ti aiuta a studiare meglio. Per posti molteplici si intendono anche i vari posti nella stessa casa: un primo luogo di studio potrebbe essere il tuo tavolo nella tua stanza, un secondo il tavolo sul balcone, il terzo il divano nel salotto. NON serve che tu stia sempre sull’attenti, con la schiena dritta per studiare, alle volte potresti fare anche 30 minuti di studio sdraiato sul divano.
N.B. Studiare sdraiato sul divano potrebbe essere un buon metodo quando si tratta di fare un compito facile come ad esempio: una lettura generale per comprendere l’argomento. Lo sconsiglio per compiti che richiedono tanto sforzo cognitivo. Vedi tu, in base al carico di lavoro, cosa è più idoneo fare nei vari posti di lavoro che scegli.
Esempio1: Devi studiare per 4 ore. Farai cicli di 30 minuti (totale 8 cicli). Le prime due ore le studi nella tua stanza, poi ti fai due passi verso la biblioteca che si trova a 10m da casa tua e studi gli altri 2 cicli.
Esempio2: Devi studiare 5 ore. Farai cicli da 30 (totale 10 cicli). Studi due ore in salotto poi ti sposti per due ore nella tua stanza infine l’ultima ora (che richiede un lavoro più leggere) puoi farla sul divano.
Alla fine di questo processo decisionale devi aver ben chiaro:
1. Cosa studiare (articolo pianificazione).
2. Per quanto tempo al giorno e in quali giorni studiare.
3. Dove studiare.
Metodo completo: ti interessa molto l’argomento, vuoi una conoscenza quanto piu’ approfondita, hai tanto tempo a disposizione, vuoi prendere il punteggio massimo. Personalmente utilizzato per voti compresi tra il 25 e il 30.
Metodo veloce: un altro esame del ca***, vuoi solo studiare il minimo per passare con 18 e dimenticarti di questo esame, hai poco tempo e voglia. Personalmente utilizzato per voti compresi tra il 19 e il 24. Mai fallito negli esami della triennale e magistrale.
In seguito a questo lavoro di fronte ad una domanda specifica come: Quali solo le fasi di sviluppo secondo Piaget? non saprai dirmi quali sono ma saprai che questo argomento fa parte del corso che studi e che hai visto la risposta nella lezione nr 18 e in alcune slide.
Questa fase ti permette di avere una visione globale e orientativa.
Decidi qual è l’unità che intendi studiare nella sessione attuale o nelle prossime 2-3. Potrebbe essere una videolezione, oppure un capitolo di un libro. Oppure un articolo. Questa sarà l’unità sul quale svolgerai le prossime fasi che elencherò.
Appunti tradizionali-i tipici appunti che tutti prendono dove le informazioni vengono disposte verticalmente dall’alto verso il basso. Alle volte vengono utilizzati gli evidenziatori per sottolineare alcune parti. A mio avviso sono il tipo di appunti più noiosi e inefficienti tuttavia se ti impegni molto nel tuo lavoro l’impegno batte la tecnica. Piuttosto un metodo tradizionale e tanto impegno che un metodo più innovativo e poco impegno.
Appunti Cornell- metodo dove il foglio viene suddiviso in 4 parti: Titolo, Appunti, Domande e Sommario. Secondo me più efficace e utili anche per fare i ripassi.
Mappe mentali– a mio avviso il metodo più efficace in assoluto. Richiede un po’ di tempo per imparare ad usarlo ma una volta imparato non si torna mai agli appunti tradizionali o Cornell.
In questa fase devi rileggere gli appunti e farti alcune domande: quello che ho scritto ha senso per me/sarei in grado di spiegarlo a qualcuno? A quali altri argomenti che ho studiato in questa unità di lavoro e collegata questa informazione.
L’obiettivo di questa fase e quello di creare una struttura quanto più organizzata dei tuoi appunti dove le informazioni siano collegate logicamente. Questo è molto facile da fare utilizzando le mappe mentali ma richiede più tempo per gli appunti Cornell e il metodo tradizionale.
Una volta che hai gli appunti ben organizzati devi porti la domanda: che domande potrei trovarmi nell’esame riguardante questo argomento? Raccogli una serie di domande e poi crea delle carte Basic o Reversed con Anki.
Vedi questo articolo per imparare come farlo.
Le domande che crei servono a te per simulare le domande che troverai nell’esame inoltre ripassarle quotidianamente ti permetterà di rafforzare la memoria.
Ricordati di ripassare le carte.
Finita un’unità lavorativa come un capitolo, passa al prossimo, svolgi i passi dal 2 al 4.
Più i giorni passeranno più domande di autoverifica accumulerai che ripasserai giornalmente con il metodo della ripetizione dilazionata. Se hai la possibilità di ottenere delle domande di esame degli anni precedenti inseriscile in anki ed esercitati su di esse. Svolgendo i ripassi giornalmente il tuo ricordo sarà sempre fresco e i tuoi ripassi diventeranno sempre più veloci ogni giorno che ti eserciti.
Questo metodo è molto efficace per imparare le cose in modo ,, quasi permanente,,. Finché continuerai a ripassare le carte anki potrai mantenere il ricordo in modo indefinito. Ovviamente se smetterai di ripassare, con il tempo, perderai molti dei concetti appresi.
Per usare questo metodo devi avere a tua disposizione appunti del corso di terzi e domande degli esami precedenti (non obbligatorio). Spesso puoi trovarli su studocu o docity. Sotto vedi un esempio un esempio degli appunti di 3 corsi univeritari.
Guarda gli appunti per intero e fai una lettura molto veloce di tutte le pagine. L’obiettivo è quello di crearti un’idea generale di cosa viene trattato. Alla fine di questa fase non saprai come rispondere ad una domanda di esame ma saprai che quel conetto viene trattato da qualche parte negli appunti e forse saprai anche in quale capitolo.
Dividi gli appunti o in blocchi di pagine oppure in capitoli.
Leggi gli appunti in modo molto attento. Dopo ogni frase o paragrafo distogli lo sguardo e chiediti: COSA HO APPENA LETTO? E spiega con parole tue i concetti esposti nel libro. Questa tecnica fa parte delle tecniche di ACTIVE RECALL ed è molto utile per capire se: 1. Hai compreso quello che hai letto. 2. Sei in grado di richiamarlo. Puoi rispondere a voce o a mente. Ti consiglio di farlo per le prime 2-3 volte a voce poi a mente.
Prima di passare al prossimo capitolo/insieme di pagine da studiare, rileggi velocemente le pagine lette il giorno prima utilizzando sempre l’ACTIVE RECALL del punto 2.1. Vedrai che questa volta ci metterai molto, MOLTO meno tempo perché saprai buona parte delle informazioni. Dopo aver finito il ripasso procedi con l’unità di lavoro.
N.B: ogni volta che apri gli appunti dovrai ripassare tutto ciò che hai fatto nei giorni precedenti. Ti assicuro che sembra tanto ma dopo che ripassi 2 volte la stessa cosa la sai quasi automaticamente. Questa è la fase più laboriosa del metodo.
1. Utilizzare il metodo veloce non significa lasciare tutto all’ultimo e fare tutto in 3 giorni. Quello è il metodo usato di chi non passa gli esami. Il metodo di studio VELOCE lo usi per quei corsi che non ti interessano e che vuoi dare insieme a quale altro corso dove dedicherai molto tempo. Oppure se nessun corso ti interessa puoi usare con 2-3 corsi in contemporanea.
2. Il metodo VELOCE dipende molto dalla qualità degli appunti. Al liceo chiedevo all’alunna più diligente le fotocopie dei suoi appunti che erano straordinari (di sicuro non andavo da una persona scarsa). All’università sfrutto gli appunti di docity e studocu alle volte anche pagando per avere appunti. Con 10 euro ho comprato gli appunti per due corsi uno da 12 crediti e altro da 8 risparmiando un sacco di tempo inoltre la loro qualità era veramente eccezionale.
3. Pagare per gli appunti/trovarli gratis non è ,,ingannare, ma solo ottimizzare il lavoro. Se hai poca voglia di studiare e non rispetti neanche le tappe del metodo veloce non passerai gli esami anche con il metodo VELOCE.
4. Per alcuni corsi è impossibile usare il metodo VELOCE a differenza di quello completo che puoi utilizzarlo per tutti i corsi. Alcuni corsi richiedono una conoscenza pratica come ad esempio la risoluzione di un esercizio. Nel mio percorso universitario ho fatto 4 corsi di statistica e ho dovuto, nonostante ODI la statistica utilizzare il metodo completo poiché imparare a svolgere gli esercizi di statistica richiede una conoscenza completa inoltre una conoscenza non sono nozionistica ma anche pratica.
Dotttore in scienze e tecniche psicologiche. Principalmente interessato alle tecniche di PNL, CBT, CNV e ipnosi. Attualmente in formazione per ottenere l'abilitazione di psicologo. Autore e fondatore di psicologiapragmatica.
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